Processi innovativi di estrazione e valorizzazione di composti ad elevato valore aggiunto da scarti agricoli delle filiere siciliane

Venerdì 1 Luglio 2022 ore 9.30

per motivi logistici la presentazione è stata spostata nel

Loggiato di San Bartolomeo – via Vittorio Emanuele 25 – 90133 Palermo


Presentazione del progetto

Descrizione del Progetto

Il progetto ProInScar prevede il trattamento degli scarti delle filiere agricole (vitivinicola, oliaria, ecc) della Regione Siciliana al fine di isolare fitocomposti riutilizzabili all’interno dello stesso ciclo produttivo grazie al loro potenziale anti-parassitario, e di recuperare molecole di interesse biologico da impiegare in ambito salutistico, con potenziale antitumorale, anti-ossidante e anti-infiammatorio da utilizzare come fonti di sostanze nutraceutiche, in un’ottica di economia circolare e redditizia. La grande quantità di scarti e di sottoprodotti provenienti dalle lavorazioni agro-industriali rappresenta un’opportunità per lo sviluppo di tecnologie eco-compatibili integrate sul territorio. La maggior parte di tali residui risulta attualmente inutilizzata, con conseguenti costi associati al loro smaltimento. Questo progetto si propone lo sviluppo di protocolli di estrazione innovativi per la preparazione di bioformulati da scarti di produzione primaria mediante fluidi supercritici, seguita da una caratterizzazione chimica e dall’approfondimento delle funzioni biologiche dei componenti presenti in questi bioformulati al fine di consentire la selezione delle biomolecole o sostanze con maggiore interesse applicativo.

Obiettivi

Il gruppo operativo “Agrochem” ha stabilito nel progetto “ProInScar” i seguenti obiettivi:

  • Sviluppo di tecnologie eco-friendly per il trattamento di scarti delle produzioni agricole e dei processi connessi;

  • Riduzione dei residui da smaltire e dei costi di gestione delle diverse tipologie di scarti agronomici con conseguente riduzione dell’impatto ambientale;

  • Generazione di nuove fonti di reddito per le aziende attraverso il recupero di biomolecole attive contro fitopatogeni da utilizzare nella produzione primaria;

  • Favorire l’impiego degli scarti di produzione primaria come fonte di nutraceutici;

  • Elaborare procedure modello da esportare ed applicare ad altre produzioni primarie

Gli impianti a fluidi supercritici saranno impiegati per l’estrazione di composti di notevole interesse a partire da scarti di provenienza agro-industriale, grazie all’impiego di risorse specializzate che coprono le aree scientifico-tecniche della chimica verde, del recupero dai rifiuti organici, dei sistemi avanzati di smaltimento, dell’agricoltura biologica, dell’innovazione aziendale, della prototipazione.

Innovazione Tecnologica

Il dipartimento STEBICEF di UNIPA ha una lunga e documentata esperienza pregressa nella valutazione di molecole bioattive ed ha condotto diversi studi per l’utilizzo di tali molecole, in particolare sui polifenoli, come materia prima per innovative formulazioni di antiparassitari, nutraceutici e farmaci. Le prospettive date da queste molecole si inseriscono perfettamente nella necessità per il comparto agroalimentare, specialmente quello siciliano, di ottenere valore aggiunto da ogni elemento della filiera di produzione. In pieno accordo con MATER e con le aziende associate al progetto, si introduce un sistema innovativo di estrazione delle biomolecole dagli scarti della produzione agroalimentare: il trattamento con fluidi supercritici. Questo trattamento utilizza la CO2 allo stato supercritico per estrarre i biofenoli dagli scarti delle filiere olivicola e vitivinicola, evitando l’utilizzo dei solventi chimici tradizionali, notoriamente dannosi per l’ambiente e per l’uomo. L’altissima purezza dell’estratto finale permette di utilizzare le molecole estratte per preparare i prodotti innovativi concordati tra i partner del gruppo operativo. MATER ha una esperienza pluriennale nella ricerca industriale e nello sviluppo sperimentale nel campo dei fluidi supercritici, ed è in grado di fornire impianti pilota di molteplice tipologia e dimensione. Tali impianti sono facilmente trasportabili sul luogo deputato alla sperimentazione, od in alternativa possono operare come unità di produzione indipendenti in modo da verificare la capacità di predisporre una nuova filiera estesa su tutto il territorio regionale ed oltre.

Localizzazione delle attività

Lo scenario di riferimento del presente progetto riguarda essenzialmente le province siciliane di Palermo e Messina con la possibilità di ampliamento ad altre province e settorialmente alle aree di interesse della produzione e della trasformazione agroalimentare. Le attività di progetto si svolgeranno nell’ area coperta dal Gruppo di Azione Locale (GAL) del Golfo di Castellammare (comprendente i comuni di Alcamo, Balestrate, Borgetto, Cinisi, Partinico, Terrasini e Trappeto), dalle aziende agricole (Arcipelago delle Eolie, Partinico, Trappeto, Alcamo) e dall’area della Città Metropolitana di Palermo.

Dobbiamo usare l’interludio del presente per sviluppare una nuova tecnologia basata su un flusso di materiali, in modo che l’unica fonte di rifornimenti dell’uomo sia il suo stesso rifiuto.

Kenneth E. Boulding

Partners